Sono iniziati il 30 Agosto i lavori di riqualificazione di via Emerico Amari.
Ci si auspicava che il governo comunale potesse mettere in pratica il “Passio” una pedonalizzazione fatta con i giusti criteri.
Ci si accontenterà dell’eliminazione di due marciapiedi spartitraffico, posti al centro del sito; dell’eliminazione di pali di segnaletica varia; del ripristino delle relative aree di sedime; della collocazione di un inserto in marmette di ceramica raffigurante la Rosa dei Venti; della collocazione di fioriere e panchine.
MA
Proprio qualche mese fa la D’Agostino Costruzioni, ultimando i lavori dell’anello ferroviario su via Amari di fronte le camera di commercio ha ripristinato il marciapiede.
Perché l’amministrazione non ha evitato questi lavori?
Perché adesso invece lo deve demolire?
Spesso abbiamo parlato di mancanza di pianificazione, di approssimazione.
Questo su via Amari è l’ultimo caso, fa sicuramente discutere e fa sicuramente aumentare la protesta dei cittadini che per anni sono stati ostaggi di lavori, da anni chiedono una pedonalizzazione seria, da mesi finalmente vedono i disagi terminare e adesso assistono alla costruzione di un marciapiede che pochi mesi dopo viene demolito. Tutto questo perchè negli uffici comunali nessuno ha idea di come la città dovrà essere, ma si vive alla giornata.
Non basta chiudere al traffico una strada, mettere due panchine e qualche vaso per parlare di pedonalizzazione.
La famosa “ Rambla” di via Amari doveva, sulla carta, rappresentare il fiore all’ occhiello di questa “amministrazione£, invece…..’
La storia di tale “progetto” è emblematico
Il 17/04/2019 l’assessore Giusto Catania sul suo blog pubblico la seguente notizia
“Oggi pomeriggio la giunta, su mia proposta, approverà la pedonalizzazione di Via Emerico Amari: in questo modo si garantirà il collegamento pedonale tra il porto e il centro di #Palermo. Una scelta che renderà la città più accogliente per i turisti e più vivibile per i nostri concittadini. #AvantiConLePedonalizzazioni #SiRicomincia”
In parole povere si trattava del cosi detto progetto di pedonalizzare Via Emerico Amari cioè la realizzazione di una specie di “ Rambla” , vagamente somigliante alla più nota strada di Barcellona .
L’idea era certamente interessante anche perché avrebbe riqualificato una delle zone più disastrate della città a causa dei cantieri dell’Anello Ferroviario .
L’idea fu subito accolta positivamente dall’assessore al Decoro urbano Fabio Giambrone che annuncio che :
«I lavori partiranno immediatamente, anche grazie alla collaborazione con la Camera di Commercio che ha redatto un progetto di massima», e ipotizzava di concludere i lavori “entro luglio 2019”.
Chiaramente ciò non è accaduto .
Infatti è passato più di un anno e della “ Rambla”…….nemmeno l’ombra.
Di tale progetto quasi tutti si eravamo dimenticati .
Ha ricordare alla Giunta l’ennesima “ promessa mancata” ci ha pensato la solita “ rompi …..” Giulia Argiroffi:
“Era il 17 aprile dell’anno scorso, quando in pompa magna il sindaco Orlando, affiancato dagli assessori al Decoro e alla Mobilità, Giambrone e Catania, avevano dichiarato che i lavori di riqualificazione di via Emerico Amari sarebbero “partiti immediatamente” e che ”entro luglio del 2019 sarebbe stata inaugurata” la “Rambla”.
Felici all’idea di un progetto per Palermo, trascorso senza alcun segno di quelli annunciati sia l’immediato inizio dei lavori che l’inaugurazione di luglio, a settembre 2019 abbiamo chiesto di ricevere il progetto di massima redatto dalla Camera di Commercio, come dichiarato dall’Amministrazione, nei suoi 3 massimi rappresentanti, il 17 aprile 2019.
Non abbiamo ricevuto nulla e abbiamo denunciato il mancato riscontro a ottobre. Abbiamo variamente sollecitato… ma ancora nulla.
A giugno 2020 abbiamo inoltrato nuova richiesta con la precisazione che avremmo fatto ricorso al TAR in assenza perpetrata di riscontro e finalmente abbiamo ottenuto la documentazione scritta di quanto la storia ha già decretato: questa Amministrazione fa pompose promesse propagandistiche , nella beffarda consapevolezza che niente di quello che si promette sarà.
In conclusione:
Non è mai esistito alcun progetto esecutivo, né alcun progetto definitivo per la Rambla di via Amari e la Camera di Commercio non ha mai redatto quel progetto di massima (che tra l’altro per legge non esiste neanche più…) di cui ai proclami del 17 aprile 2019″.
In parole povere la consigliera comunale Argiroffi ha costretto il Comune , con la minaccia di ricorrere al TAR, ad ammettere che il progetto della “ Rambla” non solo non esisteva ma era una ….bufala.
Ora dopo un altro anno si scopre che il famoso “ progetto” si limita
“Eliminazione di due marciapiedi spartitraffico, posti al centro del sito; dell’eliminazione di pali di segnaletica varia; del ripristino delle relative aree di sedime; della collocazione di un inserto in marmette di ceramica raffigurante la Rosa dei Venti; della collocazione di fioriere e panchine.”
In parole povere viene costruito un marciapiede ma dopo un mese …….. viene demolito ( sob!!!!)
E’ questo il progetto????
Come giustamente sottolinea la redazione di “ MOBILITAPA” è il classico esempio di mancanza di pianificazione, di approssimazione e di sperpero di denaro pubblico.
Troppe cose da fare, poche idee, pochi soldi, restrizioni covid..
Insomma una mission impossible
Curioso di vedere cosa verrà fuori!!
Da Blogsicilia.
Gli interventi di riqualificazione di piazzetta Andrea Camilleri, porta d’ingresso della futura rambla di via Amari, si stanno avviando alla conclusione. I lavoratori del Coime stanno infatti ultimando le opere di posizionamento degli elementi di arredo urbano che abbelliranno l’area. Interventi che stanno per essere ultimati con sei mesi di ritardo rispetto alla data di fine lavori, che era stata fissata per il 31 ottobre 2021.
I dipendenti del Comune stanno provvedendo al posizionamento degli elementi accessori. Fra questi, cestini e panchine di libero utilizzo per cittadini e turisti. Opere che seguono alla colorazione dell’asfalto intorno alla rosa dei venti, struttura centrale per il futuro assetto di piazza Andrea Camilleri e della rambla di via Amari. Gli operatori del Coime hanno collocato le maioliche donate da Confartigianato Palermo al loro posto. Ciò dopo il rifacimento dell’asfalto richiesto per l’installazione dell’opera.
@orazio, ci sono passato, la rosa dei venti me l’aspettavo più grande, ma il problema non è uesto. tremo al pensiero di uello che l’autorità portuale si appresta a fare lungo la via crispi. sono passato dalla cala, c’è un proliferare di locali, il che forse è un bene. tuttavia non sempre le cose vengono fatte con gusto, e adesso nell’aiuola che costeggia la discesa con cui si va al porticciolo è stata piantata una schiera di strelizie, proprio in corrispondenza del calamida. non sopporto le strelizie. per chi non le conoscesse, somigliano ai banani e fanno dei fiori detti uccelli del paradiso. vengono molto usate nelle spiagge dentro a vasoni di plastica che a fine estate vengono rimossi dagli stessi automezzi che smantellano le cabine. uesto genere di piante fa molti polloni, sicché alla fine il vaso si spacca, e se ne deve prendere uno più grande. idem con aiuole, solo che le aiuole divelte non si possono sostituire, che è uello che succederà alla cala.
non avrei mai pensato che la cala potesse arrivare a somigliare alla spiaggia di capaci. le piante vanno scelte bene, o si rischia di fare delle volgarità.
Ci farò un salto, Punteruolo, sto parlando sulla base di quello che ho letto.
Vedere che la 5° citta’ d’Italia amministra da PROFESSORI
PROFESSORE LEOLUCA ORLANDO …DIRIGENTRI SCOLASTICI GIUSTO ..INEGNIERI DIO DIO…
Non riesce nemmeno a basolare 200 metri di strada la via Amari fino al Politeama mi viene il vomito, mi chiedevo e oggi capisco come mai Palermo e’ 30 dietro Catania Napoli e Bari…no a Milano o Verona o Torino
Come disse un uomo d’affari in visita a Palermo, il vostro sindaco e’ professore ? Ma cosa insegna ? a quelli li gli piace il brutto lo sciatto da come e’ combinata Palermo.
Vedere che la 5° città d’Italia amministrata da PROFESSORI…
PROFESSORE LEOLUCA ORLANDO …
DIRIGENTE SCOLASTICO GIUSTO ..INEGNIERE VINCENZO DI DIO…
Non riesce nemmeno a basolare 200 metri di strada la via Amari fino al Politeama mi viene il vomito, mi chiedevo e oggi capisco come mai Palermo e’ 30 dietro Catania Napoli e Bari…Ovviamente non paragoniamoci a Milano o Verona o Torino o Genova
Come disse un uomo d’affari in visita a Palermo, il vostro sindaco e’ professore ? Ma cosa insegna ? a quello li gli piace il brutto lo sciatto da come e’ combinata Palermo…
Ho fatto la mia “solita” passeggiata con l’occhio del turista. La posto qui perché mi sembra il posto più coerente con i commenti sovrastanti.
La passeggiata parte da dentro il porto. Sono andato al terminal aliscafi: una lunga passeggiata, ma c’è la navetta. Ai lati c’è il prato (speriamo bene…) ma ci sono le barriere architettoniche sul marciapiede (ahi, ahi, Pasqualino…). Comunque, nel complesso il terminal è piacevole, controllato, con aria condizionata, con il bar vicino e servizi igienici perfetti.
Il vecchio cruise terminal è utilizzato come magazzino; potrebbero togliere però la scritta per evitare confusione…
Il nuovo terminal è uno spettacolo! Non si può entrare se non sei crocierista, ma ho nicchiato dentro.
Uscendo dal porto, hanno pensato a mettere le indicazioni per i turisti (sembra una stupidaggine, ma chi lo fa a Palermo?). Certo, la generica indicazione “monumenti” verso via Amari mi sembra un po’ fuorviante…
I lavori del nuovo terminal vanno avanti alacremente (si vede che il padrone è un altro…). A proposito: in porto c’era una nave da crociera di 12 piani alto quanto i grattacieli a mare! Devo ancora capire che idea hanno quelli che contrastano il fronte porto con le terrazze…che mare vedresti a piano strada!?!? Poi, se si parla di via Crispi, ricordiamoci che il “padrone” è un altro. E poi, non c’era il “dry port” pronto?!?!
Eccoci al famoso “passio”! La rosa dei venti è sempre lì, sempre la stessa, con i vasi delle piante pieni di immondizia (ma quello è principalmente colpa del panormosauro, perché i cestini ci sono). Devo dire che i mattoni li ho trovati “pericolosamente” in fase di scolorimento…speriamo bene! (spoiler: alla fine del viaggio diremo “almeno c’è”)
Via Amari…ma hanno finito!?!? Una serie di panchine (rigorosamente al sole!), alcuni vasi…ma qualcuno non aveva detto che dobbiamo “fare di più che chiudere una strada e mettere alcune panchine”?!?!
Oddio, “almeno c’è”, meglio di come era, e si conferma una strada ad alto potenziale: era piena di turisti che arrivavano/andavano al porto. I dehors sono sempre gli stessi, con qualche “sforamento” (ma ci vuole tanto a disegnare gli spazi assegnati sull’asfalto?!?!).
“Almeno c’è”, come si è detto ai tempi per via Maqueda. Ora “abbiamo scoperto” che il problema è il bilancio, e forse è stato lo stesso per via Maqueda…dirlo prima ed essere sinceri, no, vero?
Via Ruggero Settimo: “almeno c’è”! Non dico una fontanella, ma magari una panchina ogni tanto si potrebbe mettere…
Via Maqueda: com’era è (o forse mi sono perso qualcosa?!?): i dehors ovunque, bici, monopattini (e motorini) guidati da bianchi, neri, gialli, che sgusciano tra le persone… A proposito vi racconto cosa ho visto (tanto per fare arrabbiare i “soliti idioti” 😉): due ciclisti, una signorina nostrana “tutta allicchittata” ed un biker di chiara origine nordeuropea, giravano scampanellando ai pedoni: un turista di chiara origine nordica si è girato e gli ha mandato una mala guardata! Poi c’erano due tizi, uno nero ed uno giallo, che, vista la confusione, spingevano a mano il monopattino affittato …come è strano il mondo!!!
Anche qui, niente di nuovo…attendiamo il bilancio…ma se manca una latta di vernice per segnare gli spazi possiamo fare sempre una colletta…
Sono stato MOOOLTO critico, lo so 😊 e confermo che, nonostante tutto, sono contento di quello che si è fatto. Solo che in campagna elettorale si dice tanto, poi purtroppo ci si scontra con la realtà e chi ha memoria lunga ci resta male. L’Assessore Carta ha grandi progetti, ma senza soldi non si canta messa (e lo sapevano già…). Allora ci si deve accontentare, “almeno c’è”, con la speranza che assurga quella “coscienza popolare” a favore delle zone pedonali che renda impossibile tornare indietro (vedi Corso Vittorio e via Maqueda).
Un anno è passato…speriamo che non si ricreino le “opposizioni strumentali” che hanno bloccato l’amministrazione precedente e, almeno per i grandi progetti, non si torni punto a capo.
@vicchio 65,
stanno semplicemente trasformando il porto in un centro commerciale, con tutte le volgarità del caso.
monumenti? sì, ma col solito atteggiamento provinciale di chi vende qualcosa, come se la bellezza si potesse comprare. intanto hanno lasciato morire la vucciria e creato un ecomostro a piazza del carmine (la tettoia).